Questo non è solo un contrattacco. Il Go no sen è uno stato mentale, un livello di concentrazione assunto durante il combattimento. È più corretto dire che si tratta di un'armonizzazione con il movimento stesso dell'attacco, non solo della difesa. Il Go no sen si sviluppa attraverso un allenamento ripetitivo, con un solo obiettivo, per attaccare e difendere allo stesso tempo ottenendo i risultati più efficaci per porre fine a uno scontro.
Uno dei metodi per afferrare il ki (気, energia) in modo che possa essere manipolato, è aspettare la mossa dell'avversario. Una volta che è stato fatto, il difensore prende la forza usata dall'attaccante, inabilitandolo, la sua arma d'uso e intenzione. Il Go no sen estingue tutte le possibilità combattive dal fluire in quel momento, ponendo fine al confronto con il proprio ki. Per questo, è necessario catturare la mossa al momento giusto. Ci deve essere armonia tra i due combattenti, ma solo uno deve abbracciarlo mentalmente ed emotivamente, per estinguere il ki dell'altro. Se l'avversario è semplicemente opposto, ci sarà solo shock e perdita di forza per entrambi. Se c'è armonia, questa perdita sarà limitata all'attaccante.
Oltre all'aspetto marziale, il go no sen può essere visto come parte di un codice filosofico e morale, enfatizzato quando si considera il termine "do" (道, dō ), a significare che il budoka (武道家, seguace del budo) non dovrebbe mai assumere l'iniziativa in un eventuale ed inevitabile confronto. Nel karate, questo si vede nel detto "nel karate non c'è il primo colpo" (空手に先手なし, karate ni sente nashi) .
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