giovedì 4 agosto 2022

Gōjū-ryū

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Gōjū-ryū (剛柔流, in Giapponese sta per "stile duro-morbido", o "scuola (ryū) della durezza (Gō) e cedevolezza (jū)") è uno dei principali stili del karate di Okinawa e rappresenta una combinazione di tecniche "dure e morbide". Gō, che vuol dire duro/sodo, si riferisce a tecniche di mano chiusa con attacchi lineari e diritti; Jū, che vuole dire morbido/molle, assegna tecniche di mano aperta e movimenti circolari. Maggiore enfasi viene data alla respirazione corretta. Il Gōjū-ryū utilizza metodiche che includono la fortificazione e il condizionamento del corpo, approcci di base al combattimento e esercizi con partner.


Storia
Chōjun Miyagi, allievo di Kanryo Higaonna (fondatore del Naha-te) fondò questo stile. Il termine Gōjū fu tratto dal maestro Miyagi da un precetto di un passaggio intitolato "Kenpo Hakku", in un capitolo del "Bubishi" che recita: «Ho wa gōjū wo tondo su», che significa "La legge dell'universo respira dura e morbida". Il Gōjū-ryū deriva dall'antico Naha-te. Gōjū vuol dire "duro" (Gō) e "morbido" (Jū), ovvero uno stile che abbina tecniche dure a tecniche morbide. Questo stile è quello che ha ricevuto la maggior influenza cinese, poiché Kanryo Higaonna andò nella città cinese di Fuzhou a studiare l'arte del Chi-chi (o "boxe cinese") e il suo allievo Miyagi passò 4 anni (1904-1908) in quella città a studiare quelle forme. Si dice che Higaonna studiò lo stile "appeso" di Shao Lin Chuan, uno degli stili a pugno duro o esterno del Chi-chi; Myiagi studiò quindi lo Shao Lin Chuan ma anche il Pa Kua Chang o della "palma-mano degli 8 trigrammi", uno degli stili a pugno morbido o interno. La dottrina di combinare queste due arti opposte è detta Wu Pei Chi. Avendo appreso questi due stili, insieme al Naha-te di Higaonna, egli trasformò il karate nel karate di stile gōjū-ryū. Il Gōjū-ryū fu riconosciuto stabilmente in Giappone in due occasioni:
nel 1933 venne riconosciuto come budō dalla Dai Nippon Butoku Kai, ovvero fu riconosciuto come arte marziale moderna (gendai budo). Il Gōjū-ryū fu la prima scuola di Karate ufficialmente riconosciuta dal budō nel Giappone dal Butoku Kai e unico stile di karate con una piena rappresentazione sia ad Okinawa che in Giappone. Questo riconoscimento mette lo stile Goju-ryu Karate-do fra le moderne arti marziali (o Gendai Budo).
nell'anno 1998, quando la Dai Nippon Butoku Kai riconobbe il Goju-ryu Karate-do come un'antica forma di arte marziale (koryū) e come bujutsu (ovvero le arti marziali disarmate). Il riconoscimento quale koryu bujutsu indica un cambiamento nella visione della società giapponese nelle relazioni fra Giappone, Okinawa e Cina. Fino al 1998, infatti, solamente le arti marziali praticate in Giappone dai samurai venivano accettate come koryu bujutsu.
Il fondatore del Gōjū-ryū Chōjun Miyagi (宮城 長順, Miyagi Chōjun, 1888–1953)
Lo studente più promettente di Kanryo Higashionna fu Chōjun Miyagi (1888 – 1953), che cominciò ad addestrarsi sin dall'età di 14 anni. Nel 1915 Miyagi ed il suo amico Wu Xiangui (conosciuto come Go Kenki) andarono a Fuchou alla ricerca dell'insegnante di Higaonna. Stettero per un anno a studiare sotto molti maestri, ma la vecchia scuola chiuse a causa della Ribellione dei Boxer. Al loro ritorno, Higaonna morì. Molti degli studenti di Higaonna continuarono ad addestrarsi con Miyagi e fu a loro che egli presentò un kata chiamato Tensho, che aveva adattato dal Rokkishu, probabilmente la scuola della Gru Bianca del Fujian.
Il Goju-ryu attualmente è suddiviso in varie scuole, di cui quella del maestro Yamaguchi è la più diffusa anche perché rimasta più fedele ai canoni tradizionali del suo fondatore Miyagi.


Caratteristiche
Molta enfasi viene data alla respirazione: la respirazione ibuki. Le contrazioni muscolari, i movimenti lenti e potenti caratteristici di questo stile richiedono grande vigore fisico. La respirazione delle tecniche go viene detta respirazione solare (ibuki yoo), mentre quella delle tecniche ju viene detta respirazione lunare (ibuki in).
La respirazione solare (go) solitamente è poco utilizzata e avviene con la parte più bassa dei polmoni, mediante l'abbassamento dei fasci addominali e l'ispirazione nasale. L'espirazione tramite la bocca, avviene in maniera rumorosa con l'aria espulsa per la contrazione addominale e la rotazione in avanti del bacino. Tutti i muscoli e tutto il corpo sono contratti al massimo (contrazione kime). Il kata che esprime al meglio questa respirazione e le tecniche go è il kata Sanchin.
La respirazione lunare (ju) è invece molto più morbida, sempre addominale ma meno profonda e quindi meno rumorosa ed è quindi usata nelle tecniche morbide e sciolte. Il kata che esprime al meglio questa respirazione e le tecniche ju è il kata Tensho.
La fascia addominale (chiamata tanden) è quindi il centro di gravità dell'uomo, il fulcro della vita, il punto da cui si sprigiona l'energia interiore (ki o secondo altre scritture qi o ci) ed è quindi la parte del corpo che va allenata maggiormente. Sempre dal tanden nasce la kime, ovvero la contrazione; l'apice della kime si raggiunge con il kiai, un urlo di sfogo dato dall'unione (ai, contrazione del verbo awaso) dell'energia/spirito (ki), ovvero è l'arte di concentrare la propria energia mentale su di un unico punto del bersaglio col fine di distruggerlo. Il kiai si manifesta come un breve ma intensissimo urlo originato da una contrazione addominale che svuota i polmoni con l'effetto di esaltare un colpo sferrato.
Inoltre, nel Goju-ryu, al fine di conservare l'equilibrio e di ottenere tecniche più penetranti, per ogni movimento si rende necessario un contro-movimento opposto in modo da ottenere una coppia di forza. I movimenti sono molto circolari, basati sul principio del combattimento a corta distanza (leve) e sfruttamento della forza dell'avversario (come nel JuJitsu). Questo stile presenta posture raccolte e con molta retroversione del bacino.

Filosofia
Miyagi credette che "lo scopo ultimo del karate-do era quello di creare la persona, conquistare la miseria umana e trovare la libertà spirituale". Egli dichiarò che era importante, per l'equilibro dell'allenamento all'autodifesa, "l'allenamento della mente, o con la coltivazione del precetto karate-do ni sente nashi ('Non c'è un primo attacco nel karate')", enfatizzando inoltre l'importanza della "coltivazione dell'intelletto prima della forza". È lo stile che si è modernizzato di meno in quanto secondo le credenze del Goju-ryu, la sfera del karate è rappresentata da una mano e le competizioni sportive sono viste come il mignolo di essa.

Kata / Kata Bunkai
Kata vuol dire forma ed è formato da una serie movimenti che simulano un combattimento con uno o più avversari immaginari. I kata di Okinawa tendono tradizionalmente a preservare una serie di tecniche e principi di combattimento, e sono serviti come basi per molti sistemi di combattimento Okinawensi. Kata Bunkai significa letteralmente "kata smontato", cioè applicato. Ovvero è un kata, solo che mentre i kata normali vengono svolti con un avversario (o più) immaginario, il kata bunkai viene svolto con avversario (o più) vero, pertanto si ha bisogno di un partner.

I Kata del Karate Goju ryu tramandati dal fondatore Chojun Miyagi e da altri grandi maestri.
Chojun Miyagi creò i due kata Gekisai e rielaborò moltissimo due kata di origine cinese e da questi creò i kata Sanchin e Tensho. Tutti gli altri kata sono di derivazione cinese e sono stati leggermente modificati da Myiagi.

Kihon kata (KATA DI BASE)
1. Gekisai Dai Ichi (Kanji: 撃砕第一; Katakana: ゲキサイダイイチ) - "Distruggere numero 1"
2. Gekisai Dai Ni (Kanji: 撃砕第二; Katakana: ゲキサイダイニ) - "Distruggere numero 2"

Kokyu kata (Kata respiratori)
1. Sanchin (Kanji: 三戦; Katakana: サンチン) - "Le 3 battaglie"
2. Tensho (Kanji: 転掌; Katakana: テンショウ) - "Ruotare i palmi"

Kaishuu kata (KATA SUPERIORI)
1. Saifa (Kanji: 砕破; Katakana: サイファ) - "Annientamento totale"
2. Seienchin (o Seiyunchin) (Kanji: 制引戦; Katakana: セイユ()ンチン) - "La quiete dentro la tempesta"
3. Sanseru (o Sanseiru) (Kanji: 三十六手; Katakana: サンセイルー) - "36 mani"
4. Shisochin (Kanji: 四向戦; Katakana: シソーチン) - "Quattro monaci tranquilli"
5. Sepai (o Seipai) (Kanji: 十八手; Katakana: セイパイ) - "18 mani"
6. Sesan (o Seisan) (Kanji: 十三手; Katakana: セイサン) - "13 mani"
7. Kururunfa (Kanji: 久留頓破; Katakana: クルルンファー) - "Opporsi alle onde"
8. Suparinpei (o Pechyurin) (Kanji: 壱百零八;Katakana: スーパーリンペイ) - "108 mani"

Yamaguchi Goju Kai kata [JKGA / IKGA]
Chikaku
Genkaku
Taikyoku: Serie di cinque kata creati dal fondatore del Gōjū Kai, il maestro Gōgen Yamaguchi. I kata Taikyoku insegnano i metodi di blocco/attacco tradizionali e i movimenti fondamentali nelle quattro direzioni.
Taikyoku Jodan; Dai Ichi & Ni
Taikyoku Chudan; Dai Ichi & Ni
Taikyoku Gedan; Dai Ichi & Ni
Taikyoku Kake Uke; Dai Ichi & Ni
Taikyoku Mawashi Uke; Dai Ichi & Ni
Seigokan kata
Tada Seigo, il fondatore del Seigokan, creò dei kata aggiuntivi per introdurli come programma educativo allo scopo di allenare gli allievi:

Kihon Uke no Kata
Kihon Tsuki no Kata
Shoreikan kata
Seikichi Toguchi, fondatore del Goju Ryu Shoreikan, creò dei kata aggiuntivi:

Hookiyu Kata Ichi
Hookiyu Kata Ni
Gekiha Dai Ichi
Gekiha Dai Ni
Gekisai Dai San
Kakuha Dai Ichi
Kakuha Dai Ni
Hakutsuru no Mai
Toguchi inoltre creò i formati "a coppia" per ognuno dei Hookiyu, Gekisai, Gekiha e Kakuha kata, così come per molti dei kata "koryu".

martedì 2 agosto 2022

Le arti marziali come il Wing Chun, il Sanshou, il Kyokushin, o il Kenpo sono efficaci per l'autodifesa come la Muay Thai o la boxe occidentale?



Per prima cosa, chiariamo una cosa in modo estremamente chiaro: le MMA, i combattimenti di strada e l' autodifesa. Sono tre cose molto, molto diverse. La sovrapposizione tra i tre, in particolare per quanto riguarda l'autodifesa, non è così ampia come spesso si pensa. Circa il 90% dell'autodifesa non ha assolutamente NIENTE a che fare con abilità fisiche, sport da combattimento, arti marziali o persino armi. Ai fini di questa risposta, infatti, ignoriamo del tutto l'intera questione dell'autodifesa.

Nei primi giorni dell'UFC, la "saggezza" accettata era che le uniche discipline che valeva la pena allenare erano il BJJ, la Muay Thai, la boxe e il wrestling. Poi, all'improvviso, arriva Lyoto Machida, e quelle cosiddette persone sagge rimangono sbalordite. "Non avevamo mai visto niente del genere!" esclamarono tutti. Sai cosa stava facendo impazzire le loro menti? Il Karatè. Notizie flash per quei saggi: Lyoto è bravo, ma non stava facendo nulla di più che i karateka non facessero da più di 100 anni o più.

E il motivo di questa disinformazione che è stata diffusa e trasmessa: la gente crede al comprensibile clamore del marketing secondo cui le MMA non sono solo il gold standard per combattere l'efficacia, ma l'unico standard per combattere.

La stragrande maggioranza delle arti marziali sono sopravvissute fino ad oggi perché i loro praticanti sono sopravvissuti e spesso in tempi e luoghi molto violenti. Abbiamo citato delle arti che provengono dal Giappone e dalla Cina, e per gran parte delle loro storie, questi erano luoghi con molta violenza e molte persone intelligenti che cercavano di capire come essere migliori e più efficienti nei confronti della violenza. I metodi che non hanno funzionato non sono stati tramandati perché i loro praticanti sono stati uccisi o così permanentemente e gravemente mutilati che nessuno avrebbe preso in considerazione di imparare da loro.

Ma è nella natura di tutti i sistemi di combattimento efficaci diventare diluiti e morbidi nel tempo. Il Tae Kwon Do è/era un'arte marziale efficace, fino a quando non è diventato un luogo in cui le mamme suburbane potevano lasciare con gratitudine i loro figli per un paio d'ore tre giorni alla settimana. 

E in molte arti, i praticanti iniziano a sfruttare la reputazione delle generazioni precedenti, dimenticando che i loro predecessori si sono allenati molto più duramente e più intensamente.

Il Wing chun sembra essere la mia arte preferita. Funzionava per i combattenti nelle strade sovraffollate e piene di criminalità di Hong Kong, e in effetti una volta era conosciuto come "lan tsai kuen", -- kuen significa "metodo di combattimento" in questo caso, e "lan tsai" è un termine dispregiativo per gangster / duro di strada. In altre parole, è stato il metodo scelto a mani vuote dai ragazzi che si occupano di vera violenza in modo professionale. Oggi vedo moltissimi allenamenti di wing chun scadenti e la maggior parte dei praticanti di wing chun sarà d'accordo con me. 

Non ho esperienza diretta con tutte le altre arti, ma so che ognuna ha prodotto in passato uomini duri con notevoli capacità di combattimento, il che significa che se alleni qualcuno di loro con intenzioni serie e paghi i tuoi debiti di sangue e sudore, ti ripagherà.



lunedì 1 agosto 2022

Il Kyokushin è pericoloso?

 


Pericoloso da addestrare o pericoloso per gli aggressori ?


Pericoloso da addestrare

A differenza degli altri stili di karate, il Kyokushin è, dall'alto verso il basso, un karate da combattimento. Se una certa tecnica non ha un'applicazione di combattimento, di solito non viene insegnata. Ciò significa che uno studente di Kyokushin deve ricevere gli inevitabili urti e lividi che accompagnano l'allenamento. Non è per tutti e ho notato che il Kyokushin ha un tasso di abbandono piuttosto alto in quanto può essere piuttosto intimidatorio.

Ironia della sorte, dopo alcuni o due urti o lividi, sono stato gravemente ferito solo due volte nel mio viaggio nel Kyokushin

  • Il primo è accaduto quando abbiamo esaminato una manciata di tecniche di judo tra cui O Soto Gari. Non essendo caduto correttamente, mi sono slogato la caviglia

  • Il secondo è successo quando ho superato alcune strozzature BJJ e sono stato soffocato abbastanza forte da ferirmi il pomo d'Adamo e i tessuti circostanti

Quindi le due volte in cui sono stato ferito, non erano nemmeno dovute alle tecniche del Kyokushin


Pericoloso per gli aggressori

Come affermato sopra, il Kyokushin è un karate da combattimento e gli studenti che perseverano in esso diventano in qualche modo abili nell'infliggere colpi duri e prendere colpi.

Ciò che rende il Kyokushin unico è che ogni pugno o calcio insegnato viene insegnato a nocche nude e stinco nudo. Ciò significa che nel corso degli anni, gli studenti acquisiscono una comprensione di come trasferire tutto il loro peso corporeo nelle nocche o nei piedi. Successivamente i praticanti di Kyokushin esperti sono alcuni degli artisti marziali più colpiti al mondo.


Limitazioni del Kyokushin

Tuttavia, non è un'Arte Marziale completa.

La natura dell'essere a mani nude è che i pugni in faccia sono sbarrati. Per questo motivo, non è raro che i combattenti Kyokushin tengano le mani pericolosamente basse in un combattimento. Per questo motivo, potrebbe non essere una cattiva idea mescolare Kyokushin con un'altra sorprendente arte marziale come la Muay Thai o la Kickboxing.

Ha anche solo una piccola parte delle tecniche di lotta ed è importante che un artista marziale esperto sappia come lottare. Per questo motivo, potrebbe non essere una cattiva idea mescolare Kyokushin con un'Arte Marziale con delle prese come il Judo o il BJJ.


Conclusione

Quindi, per concludere, un vero Dojo abbinato ad altri stili rende un praticante di Kyokushin davvero molto pericoloso.


domenica 31 luglio 2022

Kyokushin Vs Shotokan

 


In un combattimento senza regole o con regole di atterramento, un combattente Kyokushin distruggerà un combattente Shotokan. Dopo aver esaminato molti combattimenti, ho capito che mentre lo Shotokan è appariscente e usa la distanza, una cintura nera Shotokan è allo stesso livello di una cintura blu Kyokushin (se così fosse).

Ci sono ragioni storiche dietro questo. Mas Oyama, che ha fondato lo stile di karate Kyokushin, è rimasto deluso dagli stili di karate tradizionali come Shotokan e Goju. Sentiva che la loro formazione non rappresentava la realtà della lotta. Così ha sviluppato il suo stile di karate incentrato sui colpi duri, invece del contatto leggero. Ha anche sottolineato che un combattente di karate dovrebbe essere in grado di resistere a colpi davvero potenti al corpo. La parola "Kyokushin" significa "Realtà Ultima" e quindi non c'erano pastiglie o guanti o punti luce di contatto. Quando combatti, combatti per mettere fuori combattimento il ragazzo e rompere alcune costole.

Quindi il Kyokushin è stata una recente rivoluzione nel Karate e il regime di allenamento che ne è venuto fuori era quello che un praticante Shotokan non aveva mai sperimentato. Se oggi entri in un dojo Shotokan, vedrai studenti che praticano i kata. Se entri in un dojo Kyokushin, vedrai uno studente usare il suo partner come un pallone da calcio umano mentre l'altro si limita ad incassare quei colpi. Quindi i ruoli si invertono ed entrambi i partner starebbero ad eguagliare l'intensità dei colpi con cui vengono picchiati.

È un no-contest.


sabato 30 luglio 2022

Elenco dei kata Kyokushin

 

Per padroneggiare questi kata di Kyokushin Karate, si dovranno prima apprendere le posizioni di base del Kyokushin.

Per superare gli esami per il passaggio della cintura, molte scuole Kyokushin richiedono anche che si conoscano i significati dei kata Kyokushin).

Nei movimenti dei kata alcune scuole di Karate Kyokushin vi hanno apportato delle leggere modifiche. Inoltre, un certo numero di scuole di karate Kyokushin hanno modificato la sequenza di apprendimento dei kata in un diverso ordine / sequenze in base alle preferenze del Sensei e del sistema della scuola.


Elenco dei Kyokushin Karate Kata


  • Kyokushin Taikyoku Sono Ichi

  • Kyokushin Taikyoku Sono Ni

  • Kyokushin Taikyoku Sono San

  • Kyokushin Sokugi Taikyoku Sono Ichi - Uno dei kata Taikyoku "calci"

  • Kyokushin Sokugi Taikyoku Sono Ni - Uno dei kata Taikyoku "calci"

  • Kyokushin Sokugi Taikyoku Sono San - Uno dei kata Taikyoku "calci"

  • Kyokushin Pinan Sono Ichi

  • Kyokushin Pinan Sono Ni

  • Kyokushin Pinan Sono San

  • Kyokushin Sanchin

  • Kyokushin Pinan Sono Yon

  • Kyokushin Pinan Sono Go

  • Kyokushin Gekisai Dai

  • Kyokushin Yantsu

  • Kyokushin Tsuki No Kata

  • Kyokushin Tensho

  • Kyokushin Saiha o Kyokushin Saifa

  • Kyokushin Kanku Dai o Kyokushin Kanku

  • Kyokushin Gekisai Sho

  • Kyokushin Seienchin

  • Kyokushin Sushiho

  • Kyokushin Garyu

  • Kyokushin Seipai

    Kyokushin Ura Kata - I kata Ura sono molto simili agli omonimi kata Kyokushin non ura (cioè Taikyoku Sono Ichi). Tuttavia, gli ura kata contengono rotazioni quando si gira.


  • Kyokushin Taikyoku Sono Ichi Ura

  • Kyokushin Taikyoku Sono Ni Ura

  • Kyokushin Taikyoku Sono San Ura

  • Kyokushin Pinan Sono Ichi Ura

  • Kyokushin Pinan Sono Ni Ura

  • Kyokushin Pinan Sono San Ura

Kyokushin Bo Kata - Questi kata usano un bastone Bo.

  • Kyokushin - Bo Kata Ichi

  • Kyokushin - Bo Kata Ni

  • Kyokushin - Bo Kata San

  • Kyokushin - Bo Kata Yon

  • Kyokushin - Bo Kata Go

  • Kyokushin - Bo Kata Roku

  • Kyokushin - Bo Kata Shichi o Nana


Kyokushin Kata e Mas Oyama

Il fondatore del Kyokushin Karate, Mas Oyama, credeva che i kihon, i kata e il kumite fossero il "linguaggio" e gli elementi costitutivi del Karate. Pensava che i kihon (basi) dovessero essere visti come le "lettere dell'alfabeto", i kata (forme) erano l'equivalente di "parole e frasi" e il kumite (sparring) era "analogo alle conversazioni". Pertanto, gli studenti dovevano imparare kihon e kata per avere successo nel kumite.


Kenpō

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Il kenpō (拳法 pron. [ke̞mpo̞ː]), noto in occidente anche con la traslitterazione kempō, è un'arte marziale giapponese di origine cinese.
Kenpō è un vocabolo sino-giapponese (analogo al cinese quanfa) che significa "boxe" tradizionale, in senso generico. Il termine è stato adottato in Giappone in epoca moderna e indica un gruppo di metodi ispirati agli stili cinesi sviluppatisi soprattutto a partire dall'era Ming.

Origini
Il kenpō è un'arte marziale di combattimento senz'armi probabilmente praticata dal VII secolo dai monaci buddisti di Shaolin, che divenne prima il Jiaodishu, poi il Kaiko (sotto l'influenza mongola) e infine Kenyu (arte del pugno o legge del pugno) per le sue tecniche di pugno.
Vi sono due teorie riguardo l'origine del kenpō: la prima lo vede come un'arte marziale giapponese nata nel 1932 ad opera del maestro M. Sawayama; la seconda ritiene le sue origini più antiche e lo considera un'arte marziale cinese praticata già nel VII secolo a.C. e introdotta ad Okinawa intorno al 1600.
Durante la dinastia T'ang, periodo d'oro della storia cinese, quasi tutte le potenze confinanti avevano stretti rapporti economico-culturali con la Cina: si presume, quindi, che una forma di kenpō sia passata dal continente asiatico alle isole Ryūkyū e qui abbia avuto sviluppi diversificati. Sembrerebbe che il kenpō sia entrato in Giappone grazie un monaco per diffondere il buddhismo, oppure da studenti giapponesi a Pechino.
Tra il V secolo d.C. e il VI secolo d.C. questo monaco buddista indiano di nome Bodhidharma, conosciuto in Giappone come Daruma Taishi, giunse in Cina, dove visse a lungo in un tempio: lo Shaolinsi, considerato l'epicentro del kenpō e dal quale si diffuse poi in tutta la Cina. Il monaco mise a punto un metodo di lotta che prese il nome di Shaolinquan tramandata di padre in figlio. Nel 1406 le isole Ryu Kyu furono unite in un unico reame e le armi furono confiscate per paura di eventuali ribellioni. Nel XVII secolo il divieto delle armi viene rinnovato e causa diretta fu lo sviluppo di un metodo di difesa personale a mani nude, il kenpō cinese o Via del pugno.
Le tecniche di kenpō influenzarono profondamente quelle dell'Okinawa-te (il futuro Karate, verso la fine del XIX secolo). Il kenpō viene anche chiamato Hakuda, Shuhaku e Ch'uan-fat o Ken-fat in cinese. Dal kenpō deriverebbero il Po-kua e l'Hising-i.
Fra le tecniche del kenpō rientrano calci, pugni, proiezioni, lussazioni, leve articolari e combattimento corpo a corpo sia in piedi che a terra.

venerdì 29 luglio 2022

Hojo undō

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Hojo undō (補助運動) è un termine della lingua giapponese che tradotto significa: "esercizi supplementari", riferendosi agli esercizi per il condizionamento usati nelle arti marziali. L'allenamento Hojo undō fu progettato per addestrare la forza fisica su entrambi i lati del corpo, capacità di resistenza, coordinazione muscolare, velocità e postura. Questo stile di allenamento utilizza tradizionali attrezzature fatte di legno e pietra.


Chi shi
Nigiri game, Chi shi
Chi shi (leve appesantite), sono concretamente dei pesi che si attaccano ad un palo di legno. Il praticante afferra con forza la fine del palo di legno (contrario al peso) e si muove il polso e le braccia usando le normali tecniche utilizzate nei kata o contro gli avversari. Questo allenamento utilizzato coi pesi aiuta a fortificare le dita, le mani, le braccia ed il torace.

Ishi sashi
Ishi sashi: sono dei pesi portatili a forma di luchetti tradizionalmente fatti di pietra.Il loro utilizzo si diffuse successivamente anche in Asia chiamato "ghira", caratterizzato da materiale metallico, e successivamente negli Stati Uniti e in Europa come kettlebell. Oggi è presente anche per pratiche differenti dagli sport da combattimento, riscontrando benefici anche nel fitness, tale pratica si è sempre più diffusa nei wellness clubs.

Makiage kigu
Il makiage kigu,(polso che ruota) è un peso che viene appeso ad una corda da un manico di legno. Il praticante colpisce il peso che si appende al centro, e torce il manico per avvolgere la corda intorno al manico. Il manico viene sollevato e abbassato in tutta la torsione per fortificare i polsi.

Nigiri game
I "Nigiri game" (vasi per la presa) sono vasi di ceramica pieni di sabbia e di peso variabile. I vasi sono presi sull'estremità. Quindi, mentre tiene i vasi, il praticante si muove in diverse direzioni, in modo tale da rafforzare le braccia, le spalle, la schiena, e le gambe.

Tetsu geta
I "Tetsu geta" (zoccoli di ferro) sono indossati come dei sandali, ma richiedono la presa degli zoccoli con le dita dei piedi. Il professionista esegue dei movimenti e calcia mentre li indossa. Il peso aggiuntivo necessario per spostare il piede rafforza la gamba per calciare.

Jeri bako
La "Jeri bako" è semplicemente un recipiente contenente della sabbia, e viene utilizzato colpendolo con le proprie dita. Questo esercizio rafforza le dita e le punte, e ci si può tranquillamente allenare con un recipiente contenente del riso.

Kongoken
Il "Kongoken" è una barra di metallo a forma ovale che può variare di peso ed è usata per condizionare le braccia, le gambe, i polsi e rafforzare il tronco. Questo è stato utilizzato dai lottatori delle Hawaii, e il maestro Miyagi Chojun lo ha introdotto tra gli strumenti del Undo Hoju.